“ L’India è come un pugno nello stomaco. In India il tempo scompare e sfumano orari,programmi, appuntamenti. In India si devono tenere aperte le porte, le strade e soprattutto la mente. In India si impara ad avere pazienza, a fare le code, ad aspettare. L’India puzza di piscio e di merda e profuma d’incenso, di fiori e di incenso.
L’India è religione, riti e celebrazioni. L’India è morte. L’India è sole, acqua e musica. L’India ti avvolge nei suoi sari colorati come farfalle e ti accompagna per le strade a vedere la gente che muore di fame. In India una vacca vale più di un uomo ma un bambino vale più di una vacca.
Tutto ciò che succede è vero, ma è vero anche il suo contrario.
L’India è un elastico, da una parte all’altra fino al limite, sempre con il rischio che si rompa.
L’India è un viaggio nel tempo, la danza della vita nel passato di chi qua approda che si illuminerà all’improvviso di fronte al sorriso di un bambino”